Borragine Calluna Ciliegio Cipolla Erica Carnea Lupinella Mandorlo Melata di quercia
Marasca Marruca Nespolo del Giappone Rovo Santoreggia Stregonia
Borragine (borago officinalis della famiglia delle boraginacee)
Probabilmente originaria della Spagna e del Marocco, questa pianta รจ diffusa in tutta l’Italia, dove cresce spontanea fino a 1000 metri d’altezza, soprattutto tra i luoghi incolti e le macerie; ama un terreno ricco, sciolto e privo di ristagni d’acqua. Il suo nome potrebbe provenire dal latino “borra” (tessuto di lana ruvida) per la peluria che ricopre le foglie. Eโ usata come pianta officinale, dai semi si estrae l’olio gamma 3 linolenico (GLA; 18:3.OMEGA.6), che ha notevolissimi utilizzi, soprattutto nutrizionali, dietetici, medicinali, cosmetici.
Fiorisce tra aprile e agosto (gennaio-aprile in Sicilia)
In Italia sono possibili produzioni nelle zone centromeridionali della costa adriatica.
caratteristiche organolettiche: il miele รจ di colore bianco, profumo e aroma delicatamente aromatici, floreali, cristallizzazione fine.
Calluna o brugo (Calluna vulgaris della famiglia delle ericacee)
La calluna รจ un arbusto che si puรฒ trovare dalla pianura sino a 2700 m . E’ arbusto tipico della brughiera (presente in Italia nell’ alta pianura padana lombarda e piemontese) dove forma complessi densi e tappezzanti, e di boschi di conifere e pascoli magri . Vegeta su sabbie e suoli torbosi e costituisce spesso anche il sottobosco del Pino silvestre. Si consocia con mirtillo, ginepro e ginestre. ร una fonte di nutrimento importante per diversi animali come pecore o cervi, che possono nutrirsi degli apici delle piante quando la neve copre la vegetazione bassa. Le pernici si nutrono di giovani germogli e di semi.
Fiorisce da agosto a novembre.
La produzione di miele uniflorale di calluna rappresenta in Italia una raritร in Italia confinata a piccole aree, mentre รจ un prodotto importante e ben conosciuto nelle regioni di influenza oceanica o di montagna del nord Europa.
Il miele di calluna รจ noto per una sua particolare caratteristica fisica: viene definito tixotropico, si presenta cioรจ in uno stato gelatinoso e si fluidifica se sottoposto ad agitazione o vibrazione. Lasciato a riposo riacquista lo stato gelatinoso. Questa proprietร , dovuta alla presenza di una proteina colloidale, rende difficile l’estrazione di questo miele. In passato poteva essere estratto solo per pressatura. La soluzione piรน moderna รจ rappresentata da particolari attrezzature (picoteuses) che permettono di agitare il contenuto delle celle dei favi prima della centrifugazione. Un’altra caratteristica costante รจ rappresentata dall’elevato contenuto d’acqua e di conseguenza una notevole predisposizione alla fermentazione.
caratteristiche organolettiche: il miele di calluna si contraddistingue per un colore piuttosto scuro, rossastro. I cristalli che si formano nel prodotto stabilizzato con pastorizzazione hanno sempre un aspetto molto caratteristico, molto grossi, separati uno dall’altro, di forma stellare. L’odore รจ intenso, florale, caratteristico, simile al profumo artificiale di miele che viene usato per aromatizzare alimenti e cosmetici. Il sapore รจ simile all’odore e leggermente amaro (piรน amaro nei mieli meno umidi).
Ciliegio (Prunus avium della famiglia delle rosacee)
Il ciliegio รจ un albero di origine asiatica in grado di diffondersi spontaneamente. La prima coltivazione vera e propria รจ databile dal IV secolo avanti Cristo, in Grecia, in Italia si diffuse nel secolo successivo e nellโarco di 120 anni raggiunse tutta lโEuropa. I suoi usi non sono esclusivamente legati alle ciliegie, ma anche alla creazione, col suo legno, di mobili e strumenti musicali. In Italia รจ diffuso su tutto il territorio, le possibilitร di produrre in quantitร significative miele uniflorale esiste quasi soltanto nelle zone di grande coltivazione (Emilia-Romagna e Puglia). Fiorisce da aprile a maggio
caratteristiche organolettiche: il colore รจ abbastanza chiaro, bianco grigiastro una volta cristallizzato. La cristallizzazione, relativamente rapida, dร generalmente origine a una massa pastosa, con cristalli fini. L’aroma ricorda quello del fiori dai quali derivano (e delle Rosacee in genere) e puรฒ essere avvicinato a quello della mandorla amara o dei noccioli di ciliegia.
Cipolla (Allium cepa, della famiglia delle liliacee)
La cipolla รจ il bulbo di una pianta erbacea biennale o triennale, originaria dellโAsia occidentale (ancora ai nostri giorni si trovano esemplari selvatici sui monti dell’Afghanistan, del Turkestan e dell’Iran), apprezzata da Romani, Egizi e Greci.
ร utilizzata nei condimenti per il suo aroma che รจ causato da composti solforati responsabili anche dell’effetto lacrimogeno, ma anche come verdura sia cotta che cruda.
Esistono diverse varietร di cipolle che si differenziano tra di loro sia per l’utilizzo finale (consumo fresco, stoccaggio, produzione industriale per sottaceti), sia per l’aspetto esteriore (bianche, dorate, rosse, sferiche o ovali). Tra le piรน pregiate, quelle ovali di Tropea, rosse e dolci, coltivate nella zona di Tropea, Ricadi, Capo Vaticano. Altre varietร comuni la borrettana, la ramata di Montoro, la cipolla di Suasa, la cipolla rossa di Aquaviva delle Fonti
Fiorisce da giugno ad agosto.
Il miele si produce in tutta Italia, nelle zone coltivate.
caratteristiche organolettiche: il colore รจ variabile, sia lโodore che il sapore sono molto caratteristici, simili a quelli della pianta intera.
Erica carnea (Erica carnea, della famiglia delle ericacee)
Tipica delle Alpi, Appennini settentrionali ed Alpi Apuane; vive a quote fino ai 2500 m s.l.m. in prati e pascoli, su pendii rocciosi e soleggiati e nelle zone luminose al limitare dei boschi di conifere.
Fiorisce a marzo-aprile, ed รจ un miele raro perchรฉ รจ difficile, in localitร di montagna, avere giร presto a primavera le famiglie dโapi giร abbastanza forti per produrre miele in eccedenza rispetto alle loro esigenze di sviluppo primaverile. Esiste qualche rara produzione nel Trentino e nel Bellunese.
caratteristiche organolettiche: colore ambra chiaro, giallo chiaro quando cristallizzato,odore e aroma di media intensitร e persistenza
Alcune parole o espressioni usate per descrivere lโodore: caldo, caramella mou, cioccolato, erbaceo, leggermente animale, formaggio, leggermente pungente, punta di aciditร , resinoso, leggermente ammoniacale, caramellato, vegetale di fieno secco e fiori secchi, frutti secchi, liquirizia, camomilla.
Alcune parole o espressioni usate per descrivere il gusto/aroma: mentolato, caramella mou, caramella al miele, yogurt, mela cotogna, fresco, caramella dโorzo, irritante, fruttato, di frutta conservata.
Lupinella (Onobrychis viciifolia della famiglia delle leguminose)
La pianta รจ originaria delle regioni calcaree e aride dellโAsia e dellโEuropa centrale e meridionale, รจ una foraggera molto rustica che si adatta bene alle piรน svariate condizioni pedoclimatiche, ai terreni molto calcarei, ghiaiosi o sabbiosi, e sopporta le temperature elevate e la siccitร . Durante gli stadi giovanili non sopporta il freddo ma, ad impianto affermato, resiste a temperature molto basse. Fiorisce da maggio ad agosto. Il miele si produce nelle zone collinari e montane dell’Italia settentrionale e centrale. Raramente monofloreale, รจ una componente importante dei millefiori di montagna.
caratteristiche organolettiche: il colore รจ giallo-ambra molto chiaro, quasi bianco; tende a cristallizzare formando cristalli piccoli e assumendo un aspetto compatto; il profumo รจ molto leggero, di debole intensitร , floreale. Il sapore รจ molto delicato, con leggera nota fruttata.
Mandorlo (Prunus dulcis della famiglia delle rosacee)
Originario dellโAsia sud-occidentale, รจ una delle piante da frutto di piรน antica coltivazione. Poichรฉ il frutto del mandorlo selvatico contiene un principio potenzialmente tossico, la pianta domestica sembra essere il prodotto di una selezione su piante mutanti operata da antichissimi agricoltori: i mandorli domestici appaiono infatti giร nella prima parte dell’Etร del bronzo (3000-2000 a.C.). Vennero introdotti in Sicilia dalla Grecia, per opera dei Fenici (in effetti i romani chiamavano la mandorla “noce greca”). In seguito si diffuse in Francia, Spagna e quasi tutti i paesi del Mediterraneo. La produzione di miele รจ soprattutto da Puglia e Sicilia, dove viene maggiormente coltivato, e come in molti altri casi la sua raritร รจ dovuta al periodo di fioritura, precoce rispetto allo sviluppo delle famiglie dโapi.
Fiorisce da gennaio a marzo.
caratteristiche organolettiche: colore molto chiaro, odore e aroma di intensitร debole o media, allโolfatto e al gusto richiama il profumo dei fiori o lโaroma della mandorla.
Melata di quercia (Gruppo di Quercus robur della famiglia delle Fagacee).
Proviene da diverse specie di piante caducifoglie appartenenti alla famiglia delle Fagacee. Le 3 piรน diffuse sono Quercus petraea, Quercus robur, e Quercus pubescens e crescono in terreni boscosi da 0 fino a 1200 metri di altezza. Il periodo di produzione della melata varia a secondo della specie di insetto che la produce: da aprile a giugno Kermes quercus; a giugno Lachnus iliciphilus; da maggio a luglio Lachnus roboris; da giugno a luglio Tuberculatus annulatus; da maggio a settembre Thelaxes dryophila. La produzione di questo miele riveste una certa importanza soprattutto in regioni del centro Italia quali Lazio, Marche Abruzzo, Umbria e Toscana, ma รจ molto incostante.
caratteristiche organolettiche: colore scuro o molto scuro, tende a cristallizzare in grani medi o grossolani formando una massa compatta ma non dura; odore e aroma di media intensitร , di tipo caramellato, frutta secca o anche lievito di birra, malto; poco dolce.
Marasca o ciliegio canino (Prunus Mahaleb della famiglia delle rosacee)
ร una pianta molto rustica, originaria del Centro Europa e presente un poโ ovunque in Italia. Predilige terreni non troppo freddi, calcarei o argillosi. Viene utilizzata come portainnesto per alcuni ciliegi. Fiorisce da aprile a maggio.
La produzione di miele รจ dal Carso goriziano e triestino.
caratteristiche organolettiche: ambrato scuro, rossiccio, cristallizza lentamente, lโ odore e lโaroma sono di media intensitร , con nota che richiama la confettura di ciliegie, il nocciolo delle ciliegie, la mandorla amara. Lo sciroppo di amarene, quasi di tipo “medicinale”.
Marruca (Paliurus spina-christi della famiglia delle rhamnacee)
ร un arbusto spinoso, specie sud-est-europeo.pontica La leggenda vuole che sia la pianta con cui รจ stata preparata la corona di spine che fu posta sul capo di Cristo durante la crocifissione.
In Italia si trova un poโ dappertutto nelle zone collinari, tranne nelle isole, nelle zone piรน a Sud (dalla Basilicata in giรน) e nelle Alpi. La produzione di miele รจ soprattutto da Maremma, Viterbese e Abruzzo. Eโ usata per la realizzazione di siepi impenetrabili o per rinverdire luoghi inaccessibili.
Fiorisce a maggio-luglio.
caratteristiche organolettiche: colore ambrato, tende a cristallizzare progressivamente
Odore e aroma di media intensitร , non particolarmente caratteristici.
In bocca si evidenzia una nota caramellata, di cotto.
Nespolo del giappone (Eryobtrya japonica, della famiglia delle rosacee).
Il Nespolo del Giappone รจ una pianta originaria della Cina orientale, dove รจ ancora coltivato, cosรฌ come in Giappone, in zone temperato-calde. Fin dalla sua introduzione in Europa, avvenuta nel XVIII secolo dal Giappone, questa specie รจ stata e viene ancora oggi impiegata a scopo ornamentale e paesaggistico, in tutto lโareale mediterraneo. A partire dal XIX secolo, grazie alla selezione realizzata dagli agricoltori, le varietร con frutti piรน grossi sono state utilizzate anche per l’alimentazione. La coltivazione del nespolo del Giappone come fruttifero viene effettuata in Spagna, nella Valencia, in Italia, nella provincia di Palermo, e un po’ in Calabria. Esistono due differenti frutti che vengono indicati con il nome di nespola: il frutto di Eriobotrya japonica (nespolo giapponese) quello ad oggi maggiormente commercializzato e conosciuto, e il frutto del nespolo comune. Generalmente consumati freschi, risultano caratterizzati da polpa fondente, agro-dolce, profumata e rinfrescante. Possono essere inoltre utilizzati per la produzione di prodotti trasformati quali marmellate, succhi.
La pianta fiorisce tra ottobre e febbraio.
Il miele di nespolo del Giappone รจ limitato, in Italia, alla Sicilia.
caratteristiche organolettiche: da quasi incolore a ambra chiaro, quando liquido; da bianco perlaceo a beige chiaro, con tonalitร poco brillanti, quando cristallizzato. Cristallizza spontaneamente in tempi abbastanza rapidi, formando una massa morbida di cristalli fini e fondenti. Lโodore รจ molto floreale, richiama il profumo dolce di alcuni cosmetici o profumi da toilette; in bocca รจ rinfrescante, di media intensitร , puรฒ ricordare la mandorla amara o i noccioli di mela, con una nota floreale di giglio, richiama le sensazioni olfattive.
Rovo (Rubus, varie specie della famiglia delle rosacee).
Il rovo รจ una pianta molto comune, che ama il sole e cresce spontanea ai margini dei boschi o negli incolti, dove spesso crea fitti cespugli impenetrabili.
ร noto per i suoi frutti nerastri o violacei, le โmoreโ, commestibili, profumate e di buon sapore. Il nome della pianta deriva con tutta probabilitร dal latino โruberโ (rosso) per somiglianza col colore delle more. La pianta รจ indicativa di terreni profondi e leggermente umidi. Eโ considerato un infestante, difficile da eradicare. Fiorisce tra maggio e luglio.
Si produce in tutta Italia, รจ raro come monoflora ed รจ piรน facile trovarlo come componente di millefiori estivi.
caratteristiche organolettiche: il colore va da ambrato a ambrato scuro. Lโodore รจ mediamente intenso, cosรฌ come il sapore, che puรฒ essere descritto come di frutto maturo, di confettura, di latte condensato, con una nota di rosa.
Santoreggia (satureja montana, della famiglia delle labiate)
ร originaria dellโAsia occidentale. In Italia รจ diffusa in zone aride, a Nord e al Centro, fino a 1500 metri di altitudine. Fin dallโantichitร รจ usata per aromatizzare le pietanze. Fiorisce da luglio a settembre. La produzione di miele รจ soprattutto da Abruzzo e Puglia.
caratteristiche organolettiche: colore chiaro, tendente al giallo/verde quando liquido, o grigio/verde quando cristallizzato. Odore e aroma di media intensitร con una nota che richiama la terra bagnata, la muffa.
Stregonia (sideritis syriaca, della famiglia delle labiate).
La specie รจ nativa dei paesi del mediterraneo orientale fino allโAsia Centrale. In Italia รจ diffusa in Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia (sulle Madonie). Cresce tra i 1500 e i 1900 metri, in ambienti di gariga o di prateria mediterranea. Il nome scientifico (giร utilizzato fin da Dioscoride e Plinio) deriva dal greco sideros= ferro, probabilmente per la capacitร di alcune piante di questo genere di curare le ferite prodotte dalle armi di ferro.
Fiorisce da maggio a luglio. Una produzione uniflorale si ha quasi solamente in Abruzzo (in Sicilia raramente, da una specie dello stesso genere, Syderitis Romana).
caratteristiche organolettiche: colore molto chiaro; profumo molto delicato, aroma molto fine, leggermente floreale; puรฒ cristallizzare anche dopo un anno.