Donne dei mieli è un progetto delle socie Ami, per informazioni scrivere a donnedeimieli@gmail.com
Alessia Balucanti
Vivo a Roma, ho 47 anni, un passato nel mondo del cinema e un presente nel mondo dell’apicoltura. Una delle prime domande che ricevo quando mi presento come apicoltrice è se mio padre (e perché non mia madre???) facesse l’apicoltore. Sembra ancora una decisione bizzarra quella di allevare api e appare tanto più strano che sia una donna a farlo, soprattutto se questa donna ha avuto un percorso di vita tanto distante da quello agricolo. I miei primi 40 anni sono trascorsi tra cinema, teatro, editoria, comunicazione e lunghi soggiorni all’estero, soprattutto in Africa. Anno dopo anno è diventato prorompente il desiderio di rompere alcuni schemi, modificare ritmi di vita codificati e modelli socialmente imposti. Ed è entrata nella mia vita l’apicoltura. Credo che molti abbiano visto in questa scelta un “capriccio femminile”: ebbene, questo capriccio oggi è diventata una piccola realtà aziendale che vive di ritmi stagionali e relazioni, tenute insieme da un tema privilegiato: le api e il miele.
Daniela Benigni
Nella vita ho sempre fatto due cose: studiato materie scientifiche – alle superiori ho studiato come perita chimica e poi mi sono laureata come tecnica di laboratorio biomedico – e mangiato quintalate di miele. Per la seconda cosa devo ringraziare i miei genitori che fin da piccola mi portavano dagli apicoltori della zona a prendere il miele che più mi piaceva, meglio se cristallizzato, e quante serate passate sul divano a mangiare miele a cucchiaiate come se fosse Nutella.
Tre anni fa ho capito che tra le due cose quella che vinceva era proprio la mia golosità… E quale miglior laboratorio di un apiario vero tutto mio. Nel giro di due anni sono arrivata ad avere 40 arnie e ho completato l’iter per diventare esperta di analisi sensoriale dei mieli, iscritta all’Albo.
Elen Belardi
La domanda sorge sempre spontanea: dico subito che il mio nome inusuale è dovuto al fatto che mia mamma è australiana e non ha nulla a che fare con le sorelle Kessler o la Sue Ellen di Dallas! Dopo i miei studi in cooperazione internazionale e alcune esperienze di progetti di sviluppo nei Balcani, ho iniziato a lavorare a Greenpea-ce. Qualche anno fa le api sono entrate a far parte della mia vita grazie ad un sogno nel cassetto del mio compagno, da sempre innamorato delle api. Poi questa passione si è trasformata con alcune/i amiche ed amici nell’idea di contribuire alla diffusione dell’apicoltura nella città di Roma e così è nata l’associazione di promozione sociale “Api Romane” che promuove l’apicoltura urbana con lo scopo principale di attivare percorsi di rigenerazione urbana ed inclusione sociale che salvaguardino la grande biodiversità umana, ambientale e culturale dell’ecologia cittadina. Ho scoperto Ami partecipando all’edizione bresciana di Apididattica nel 2015 grazie alla quale ho conosciuto nel corso degli anni persone stupende che sono diventate care amicizie. A marzo 2018 sono entrata a far parte dell’Albo, ma anziché un traguardo è stato solo l’inizio dell’allenamento e dello studio, perché non si finisce mai di imparare, scoprirsi e sorprendersi quando si ha a che fare con il nettare degli dei!
Paola Belligoli
Ho iniziato la mia avventura con il miele nel 1998 all’Istituto di Apicoltura di Roma, ormai soppresso da diversi anni. Lì ho avuto la fortuna di lavorare ed imparare da grandi donne. Sono diventata melissopalinologa e analista sensoriale del miele, poi docente in analisi sensoriale. Oggi proseguo la mia attività da libera professionista, sempre con tanta passione.
Erica Bernasconi
Contadina per origine e per orgogliosa convinzione, nonostante mi dicevano che la terra fosse “dura e bassa”, sono diventata un’agronoma: del resto porto il nome di una pianta e dell’omonimo aromatico miele! Vivo a Perugia, tra le splendide colline umbre, con mio marito Roberto ed i nostri ragazzi Davide e Stefano. Da bambina rimanevo incantata dall’inebriante profumo che si sprigionava durante la smielatura, per me come un avvolgente, caldo abbraccio. Le api mi sono entrate nella testa e nel cuore terminati gli studi. Il mio primo vasetto di miele porta ancora l’etichetta “l’Apericcia”, per via della mia chioma, ma la folgorazione è arrivata con gli assaggi: sono iscritta all’Albo dal 2016 e l’anno dopo, insieme all’amico/maestro Valentino, ho contribuito alla fondazione del Panel Test Miele Umbria, gruppo di assaggio al servizio delle apicoltrici ed apicoltori del territorio. Anche se oggi lavoro in ufficio davanti ad un pc (mi occupo di fondi in agricoltura e fortunatamente anche di apicoltura), appena posso torno a fare l’operatrice di fattoria didattica, progettando percorsi educativi sulle api e sensibilizzando chiunque al rispetto di questo fantastico insetto ed al suo indispensabile operato. Soprattutto faccio annusare, assaggiare, gustare i tanti mieli che la natura ci offre sperando che arrivi a tutti quell’avvolgente, caldo abbraccio.
Barbara Bonomi Romagnoli
A 11 anni ho letto “Il piccolo apicoltore” e poi l’ho messo in un cassetto. Nel frattempo mi sono laureata in filosofia e sono ricercatrice indipendente di studi di genere e femminismi. Giornalista freelance da circa 25 anni, attorno ai miei 30 ho capito che le api le sono molto più simpatiche di quanto pensassi. Dal 2008 sono apicultrice e poi sono diventata esperta di analisi sensoriale dei mieli, iscritta all’albo. Avrei voluto scrivere “La piccola apicultrice” e invece ho scritto “Bee Happy. Storie di alveari, mieli e apiculture”. In attesa che l’Italia adegui le norme sul cognome materno, ho deciso di usarli entrambi come pseudonimo per firmare articoli e libri.
Laura Capini
Vivo alle spalle di Genova, sono apicoltrice a mezzo servizio con il mio compagno Martino, che lo è a tempo pieno; sono presidente tuttofare di Alpa Miele, associazione ligure produttori apistici, esperta in analisi sensoriale e docente dell’Albo, e passo decisamente troppe ore davanti al computer.
Qualche anno fa ho avuto una brutta avventura con una zecca che mi ha stravolto vita e prospettive, ma nonostante tutto imposto e seguo mille progetti, tra cui la prima edizione del Concorso Mieli di Liguria che ho fortemente voluto e realizzato nonostante il 2020!
Childfree, pastafariana, grombre, vegetariana, raramente zitta.
Serena Cavallero
Nel quotidiano lavoro come ricercatrice in parassitologia alla Sapienza di Roma. MI sono avvicinata al mondo delle api e dei mieli nel 2014 quando, insieme ad un gruppo di amici dell’università, abbiamo dato vita ad una associazione di promozione sociale (Buono) che si occupa di apicoltura, divulgazione scientifica e tutela della natura. Nel 2015 ho iniziato il percorso di avvicinamento all’analisi sensoriale dei mieli e nel 2017 mi sono iscritta all’albo. Quasi tutto il mio tempo libero lo dedico alla cura delle attività dell’associazione e all’aggior-namento continuo sulla conoscenza sia degli aspetti legati alle api (non sono apicoltrice però) sia dei mieli, cosa che mi piace fare molto di più!
Anita Ciampana
I miei amici più stretti mi chiamano Ape Anita o apetta per la mia passione esagerata per le api! Ovunque vado incontro api o qualcosa che mi ricordi loro o che mi riconduce ad esse! Anche chi incontro per la prima volta, alla fine conoscerà qualcosa della mia passione perché cerco di trasmettere l’affascinante mondo dell’apicoltura…tutto è nato nel 2013 quando ho partecipato al mio primo corso di apicoltura e da lì non mi son più fermata e mi sono laureata in Medicina Veterinaria con una tesi sui neonicotinoidi. Ovviamente la mia corona di alloro aveva tutte apette…
Nel 2018 sono diventata esperta in analisi sensoriale del miele e faccio parte quindi dell’albo nazionale. Nella mia esperienza come insegnante ho cercato di trasmettere a bimbe/i le mie conoscenze rispetto all’importanza delle api nella biodiversità. Cerco di aggiornarmi continuamente anche sulle capacità terapeutiche che hanno i prodotti dell’alveare e su facebook mi chiamo Anita bee non a caso.
Simona Clementi
Gestisco l’Azienda Agricola Biologica Alla Castagnola a Pallanza, sulle rive del Lago Maggiore. Gli apiari si trovano ai piedi della riserva speciale del Sacro Monte della Santissima Trinità di Ghiffa, dichiarato patrimonio dell’Unesco, alle pendici del Mottarone, lungo le sponde del fiume Toce. Sono iscritta all’albo delle esperte ed esperti di analisi sensoriale dei mieli e ho partecipato al corso di apiterapia conseguendo la relativa certificazione. Penso che le api siano esseri magici, capaci di trasformare il nettare in miele, la resina in propoli e la pappa reale dal polline, nonché la cera, per questo mi ispiro al magico mondo di Harry Potter per identificare l’apiario che verrà monitorato. È nato l’apiario Hogwart ai piedi della riserva speciale del Sacro Monte della Santissima Trinità di Ghiffa con le casse Grifondoro – Tassorosso – Corvonero – Serpeverde.
Elisabetta De Blasi
Vivo in Puglia e mi occupo di narrazione del cibo. Scrivo guide gastronomiche con il Gambero Rosso da più di un decennio e per Teatro Naturale (anche di miele). Oltre che esperta in analisi sensoriale dei mieli, sono esperta di oli vergini ed extravergini e sono iscritta a Onaf, per gli assaggi di formaggi e Onas per quelli di salumi. La passione per il miele segue quella per l’extravergine, perché sono entrambi prodotti a forte connotazione paesaggistica. Collaboro con l’Università degli Studi di Bari e come analista sensoriale mi capita di supportare le aziende per la profilazione di prodotti dalla forte connotazione innovativa (come per es. microgreens). Ho creato un progetto che si chiama “C’è del buono” che sviluppa in maniera itinerante esperienze sensoriali. Faccio parte della Rete nazionale di apicoltura urbana e con Vicky Gravinese ho fondato la Comunità Slow Food pugliese a tutela degli insetti impollinatori – Puglia4bees
Alessandra Decio
Sono ricercatrice presso un istituto di ricerche farmacologiche.
Dal 2011 con mio fratello e i miei genitori abbiamo deciso di acquistare le prime arnie e da li è cominciata la mia avventura come apicoltrice “hobbista” e soprattutto come assaggiatrice di mieli. Sono iscritta all’albo dal 2015 e dallo stesso anno frequento il gruppo di assaggi dell’Accademia di Analisi Sensoriale degli Alimenti.
Alice Fietta
Ho trascorso l’infanzia sulle montagne del Trentino a mille metri di quota, tra stalle, malghe, metri di neve d’inverno e prati fioriti d’estate. Con pochissimi vicini di casa, ma tutti con il proprio orto e i propri animali e adoravo mangiare miele.
Al liceo sono finita in città e il trasferimento mi ha traumatizzata… niente più uccellini al risveglio, solo clacson traffico e grigio. Poi l’università a Firenze, nell’ambito del restauro e dei beni bulturali, sempre con il desiderio di ritornare alle origini.
Dopo anni di ricerche, progetti e valutazioni, ho cambiato vita insieme al mio compagno Simone. In piena pandemia, abbiamo aperto una piccola azienda agricola biologica nel Mugello, luogo dalla natura ancora incontaminata. Ci occupiamo prevalentemente di agricoltura e apicoltura, però abbiamo portato con noi una parte importante della nostra vecchia vita che ci è sempre piaciuta molto, ossia l’educazione ambientale e la didattica. Abbiamo costruito una casetta in legno, La BeeO Baita, all’interno della quale si possono conoscere le api in tutta sicurezza, approfittando anche della permanenza immersi nel ronzio e nei profumi dell’alveare! La passione per il miele è ovviamente rimasta, anche grazie all’incontro con Andrea Paternoster che mi ha spronata a conoscerlo meglio diventando poi Esperta in Analisi sensoriale.
Fabiana Finocchio
“Figlia d’arte” di Luca Finocchio, laureata in Economia aziendale, proseguo con entusiasmo l’attività di famiglia. Mi occupo della vendita e dell’organizzazione di tutte le attività connesse alla vita aziendale: dal marketing alla comunicazione, passando per la fattoria didattica e le fiere. Per me la strada è stata semplice perché sono nata e cresciuta in mezzo alle api e al mie-e, ho ereditato la passione per questo da mio padre e da mio nonno. Le due tesi di laurea sono dedicate proprio all’azienda di famiglia: la prima sul costo di produzione del miele, la seconda sull’internazionalizzazione dell’azienda. Nonostante le proposte lavorative ricevute, non ho mai pensato di far altro nella vita. Sono felice e soddisfatta della mia scelta. Credo che non ci sia soddisfazione migliore di questa: vivere e credere nei principi e nei valori che la mia famiglia mi ha regalato.
Laura Regina Gallo
Con mio marito nel 2010 abbiamo deciso di cambiare vita, abbiamo una casa colonica nella campagna del Veneto Orientale. Ci siamo avvicinati al mondo dell’apicoltura prima come hobbisti e piano piano dopo corsi e sperimentazioni sul campo eccoci qua. La passione per il miele è stato un crescendo, sono iscritta all’albo e ho frequentato il corso di apiterapia. Amo il miele e le sue sfumature di colore e mi cimento a dipingere ad acquerello, il mio colore sono i vari tipi di miele.
Tiziana Gasparini
Mamma e apicultrice. Nel 2014 con mio marito abbiamo deciso di incominciare la nostra avventura con le api con l’acquisto di due famiglie. Pur essendo molto impegnativo il mondo dell’ape ci ha affascinati e oggi ne abbiamo 13 e produciamo miele per amici e familiari. Mi sono avvicinata all’analisi sensoriale nel 2015 e mi sono appassionata molto anche a questo mondo.
Laura Gavello
Sono nata in mezzo alle api; negli anni 70 mio padre si era appassionato di questo mondo durante una gita all’estero e tornato in Italia aveva deciso di tenere qualche alveare. Negli anni 90, con l’arrivo della varroa in Italia, dopo anni di battaglia, abbiamo dovuto arrenderci e accantonare la piccola azienda apistica che mio padre e mio zio avevano creato.
Nel 2011, stufa di lavorare davanti a un computer, ho deciso di cercare qualcosa che mi appartenesse di più. Con l’aiuto di mio papà ho restaurato tutte le arnie che avevano accatastato nel fienile e mi sono buttata a capofitto in questo mondo… non è stato semplice! però, se potessi tornare indietro, rifarei la stessa scelta! Amo il miele e non potrei vivere senza. I primi vasetti di miele che avevo prodotto erano fermentati nel giro di due mesi… mi mancava qualcosa…un bel corso di analisi sensoriale e nel 2018 mi sono iscritta all’albo.
Giovanna Giannini
Sono agronoma e zootecnica, mi occupo di consulenze e controllo qualità nel settore agroalimentare e nel settore del biologico certificato. Sono titolare di una piccola azienda agricola situata sull’Altopiano del Monte Poro, a dieci minuti da Tropea, in Calabria. Produciamo olio evo e zafferano, e in questo periodo insieme a mio marito (che ha un’agenzia di comunicazione ma in cuor suo vorrebbe starsene tutto il giorno a curare le nostre piantine…!) stiamo per aprire una fattoria didattica, nella quale faremo anche percorsi per bambine/i delle scuole. La passione per il miele è arrivata presto: già la mia prima tesi di laurea trattava di Varroa, nello stesso periodo mio fratello decise di fare l’apicoltore, e in breve le api diventarono parte integrante della mia vita. Poi a seguito della problematica legata all’Aethina Tumida, quando nel 2014 gli apicoltori calabresi si sono riuniti per proteggere le api dagli incendi ordinati dall’Unione Europea, sono stata tra le prime socie di Aprocal (l’associazione degli apicoltori calabresi), poi ho fatto i corsi e mi sono iscritta all’Albo per l’Analisi Sensoriale del Miele e ho partecipato come giudice al concorso Tre Gocce d’Oro del 2018, un’esperienza fantastica, non ancora replicata solo perché nel frattempo sono rimasta incinta e sono poi arrivati due gemellini che ci hanno rivoluzionato la vita.
Alessandra Giovannini
Ho iniziato a disopercolare utilizzando uno sgabello di legno, che ho ancora, perché ero troppo piccola. La mia vita ha fatto un giro su sé stessa tornando al punto di origine, riprendendo ormai più di vent’anni fa l’attività apistica.
Da 10 anni mi sono avvicinata al mondo dell’assaggio del miele fino ad esserne completamente fagocitata e ormai la docenza dei corsi di analisi sensoriale e consulenza occupano una buona parte del mio tempo. Adoro vedere apicoltrici e apicoltori scoprire il mondo del miele, vederli felici mentre trovano la via per migliorare il risultato del loro lavoro.
Il mio tempo si divide anche con Avl – Accademia Veneto Lombarda, gruppo di assaggio regionale con il quale organizzo diverse attività sempre dedicate al miele. Ogni tanto vengo riportata alla realtà da due figlie, da smistamenti ordini del g.a.s. di cui faccio parte, dalla voglia di saponificare, dalla necessità dei mille lavori di manutenzione di casa, giardino e laboratorio.
Giulia Giuntoli
Ho 35 anni e vivo in Toscana, in un piccolo paese sull’Appennino Pistoiese. Seguendo la mia duplice vocazione per le discipline scientifiche e per l’arte, mi sono formata a Firenze nell’ambito delle tecnologie e dei materiali per la conservazione dei BeniCulturali, con particolare riguardo alla salvaguardia delle opere storiche ed archeologiche esposte in esterno. Dopo un dottorato di ricerca nell’ambito della chimica verde e del “restauro sostenibile”, ho seguito il ramo scientifico lavorando in laboratori di analisi e di prova e nel controllo quali-tà, di cui nel quotidiano tutt’ora mi occupo. Nel 2014, dopo un periodo all’estero, ho fattola scelta di rimanere in Italia per trasferirmi a vivere sulla spina dorsale di questo nostro sgangherato e meraviglioso Paese, riabitando con mio marito un borgo rurale sull’Appennino Tosco-Emiliano, a mezz’ora da Pistoia. La passione per le api, già un vecchio desiderio, è nata qui, dal contatto con la natura e come gesto di custodia e di attenzione verso il territorio che ci ospita. Sono assaggiatrice iscritta all’albo e gran parte del mio tempo libero dal lavoro lo dedico alla formazione continua sulle api e sui mieli e alla ge-stione insieme a mio marito della nostra piccola apicoltura sulle montagne pistoiesi. Nella convinzione che sia possibile ripartire dai margini per inventare nuovi modi di abitare e di stabilire connessioni, collaboro con gruppi per la tutela della cultura e del territorio della montagna e con uno spazio sociale per la sperimentazione ecologica all’aperto.
Sara Gonzo
Apicultrice e professionista nel mondo delle risorse umane da quasi 18 anni; ad un certo punto del mio cammino ho iniziato un meraviglioso viaggio che mi ha portata a contatto con le api, i prati e le colline della mia infanzia. Ho recuperato così gli arnesi e gli strumenti appartenuti a mio nonno che mi aveva preceduta nella passione per il mondo dell’apicoltura. La mia curiosità mi ha avvicinata dapprima all’apiterapia e all’ambito olistico, e successivamente al mondo dell’analisi sensoriale; la curiosità è mutata ben presto in una – dolce, sfidante e avvincente – passione con l’iscrizione all’Albo. Da ultimo, ho iniziato ad approcciarmi all’ApiDidattica e a proporre progetti volti alla divulgazione della cultura apistica, alla sensibilizzazione sui temi ambientali e all’allenamento dell’intelligenza naturalistica per i custodi del nostro mondo di domani: le bambine e i bambini e le ragazze e i ragazzi.
Vicky Gravinese
L’ultima arrivata nel mondo delle api e dei mieli, ma per me è stata una passione dirompente probabilmente perché racchiude in sè tutte le mie sfaccettature. Io che da piccola volevo fare la veterinaria, che a scuola amavo la matematica, che ho permesso alla mia personalità di esprimersi grazie al teatro; che poi all’università volevo fare scienze naturali, ma “di cosa devi campare?” (mi dicevano) e quindi ho preso agraria. Che ho sentito una spinta dalla pancia che mi ha portata a conoscere ogni sentiero, pietra e albero della mia Murgia tanto da essere probabilmente una dei rari esemplari tra i miei coetanei a capire gli anziani quando nominano le contrade in dialetto per identificare la posizione dei terreni. Faccio volontariato a capofitto per l’ambiente, mi abbiocco davanti a un fiore, sono golosa e amo il cibo nella sua espressione culturale.
Emily Mallaby
Nata e cresciuta nella campagna veronese, ho trascorso la mia infanzia immersa nella natura, a contatto con tutte le piccole meraviglie che un grande giardino può offrire. Tra queste un giorno mi sono imbattuta in uno sciame di api, che venne a posarsi proprio sulla mia finestra. E così mi piace pensare che siano state le api a scegliere me. Da quel giorno non ho più smesso di seguirle, studiarle, amarle.
Sono diventata una piccola apicoltrice, oggi vivo a Firenze con la mia famiglia e sono un’esperta in analisi sensoriale del miele, la mia passione; sono entrata con entusiasmo nel mondo di AMi; ho ideato il GrAM, Gruppo di Assaggiatori di Miele della Toscana; sto concludendo il percorso per diventare a mia volta docente del Corso di introduzione. A Firenze propongo, in italiano e inglese, per adulti e bambini, degustazioni di mieli. Cerco di sensibilizzare le persone alla natura e all’importanza dell’alimentazione, dell’impollinazione, della biodiversità, della vita delle api. Mi piace raccontare storie, storie importanti.
Maria Mastroserio
Sono una microscopica apicoltrice e una assaggiatrice di miele. Il miele mi è sempre piaciuto, ma l’idea di avere delle api da curare, mi ha inseguito per diversi anni, finché un paio di anni fa mi sono fatta coraggio e le ho prese. Non potete immaginare la mia gioia per i miei primi 3,5 kg di miele prodotto, che ho finito molto prima di Natale. Per il resto del tempo sono una mamma di due puponi che, a furia di veder miele per casa, hanno iniziato a mangiarlo di tutti i tipi e a seguirmi alle riunioni del gruppo amatoriale di degustazione di miele della Puglia. D’inverno sono anche una frantoiana e nel resto dell’anno gestisco la mia azienda agricola sporcandomi le mani.
Beatrice Monacelli
Circa dieci anni fa ho cambiato vita e ho messo su un’azienda agricola dove allevo api, polli e oche, coltivo alberi da frutto e olivi, offro ospitalità agrituristica e soprattutto faccio attività didattica sui temi delle api, dei mieli e dell’educazione ambientale. Ho conosciuto Ami grazie ad ApiDidattica, mi sono avvicinata per curiosità ai corsi di analisi sensoriale del miele e quello che all’inizio era solo interesse è diventato ben presto una grande passione.
Roberta Pareschi
Nel 2000 ho seguito un corso di apicoltura e da lì è partito il mio percorso e la mia passione per le api. Poi nel 2003 il primo corso di analisi sensoriale che mi ha permesso di conoscere meglio ciò che le api mi regalavano e piano piano crescevo io e aumentavano loro. Ho conosciuto apicoltori e apicoltrici, una soprattutto è stata per me una guida e un riferimento ma tutti mi hanno passato qualcosa. Poi improvvisamente un brusco arresto nella mia vita, la separazione, e tra tante cose ho dovuto lasciare anche le api ed affidarle a mani gentili che se ne sono occupate al mio posto mentre mi davo da fare per sopravvivere. Nel 2010 finalmente sono riuscita a recuperare le mie piccolette e la mia passione, ho finito il percorso di analisi sensoriale e mi sono immersa quasi totalmente nel mondo dell’apicoltura. Da 4 anni condivido la mia passione con un’apicoltore professionista e le api sono aumentate così come l’impegno che comporta vivere di loro, con loro e per loro.
Maria Pastor
Mi chiamo Pepa anche se gli apicoltori mi chiamano Maria. Spagnola, madre di due figli, sono arrivata in Italia con il mio bebé di 40 giorni e la scuola del piccolo paese dove vivevo mi ha proposto di preparare attività didattiche basate sull’apicoltura e ho riciclato competenze pre-cedenti per strutturare laboratori indirizzati alle scuole che per dieci anni ho svolto al museo di Cisterna d’Asti. Da circa otto anni mi sono concentrata sulla produzione di pappa reale, attività dove noi donne siamo avvantaggiate. Se qualcuna ha bisogno di una mano per la pappa, le servono info o vuole vedere l’attività dal vivo io sono a Pontremoli e siete benvenute.
Fatima Beatriz Perez Garcia
Sono coordinatrice di produzione presso un’azienda biologica del comasco, fin da piccola ho sempre consumato regolarmente miele e mi divertivo ad assaggiare tutte le tipologie di mieli che potevo. Durante il mio percorso di studi ho potuto approfondire il mondo dell’entomologia, dapprima con gli insetti delle derrate alimentari e poi un pò per gioco e curiosità le api; dal 7 aprile del 2016 ho cominciato ad occuparmi dei miei alveari e pian piano ho potuto conoscere l’ape a 360°. Grazie all’università ho potuto partecipare al progetto ProApe e conoscere apicoltrici e apicoltori, il loro modo di lavorare ed è stata un’occasione unica per poter imparare. Ho conosciuto l’analisi sensoriale nel 2018 e per me è stata come la scoperta dell’America, non avrei mai immaginato che il miele potesse avere così tante sfu-mature nel gusto, odore e colore.
Lucia Piana
Sono qui come Nonna dei mieli, più che come donna dei mieli. Nonna perché per caso, il miele è il protagonista del mio lavoro dal 1981. Penso che mi sarei appassionata a qualsiasi altra cosa, ma il caso ha voluto che fosse il miele ed eccomi qui.
Loretta Proia
Le api sono entrate a far parte della mia vita all’età di 19 anni quando facevo l’università. Per caso è arrivato uno sciame e si è posato su un albero di ulivo e dopo un anno ho deciso di pro-vare a conoscere questo bellissimo mondo. Ho iniziato con un alveare, che ricordo ancora adesso, stavo li ad osservare ore ed ore, grazie ad un signore che ora non c’è più che mi ha in-segnato come avvicinarmi e cosa fare. In seguito ho iniziato a leggere libri e riviste e fare corsi su tutto il mondo dell’apicoltura. Mi ricordo ancora adesso le prime punture diventavo un mostro, ma sono servite ad immunizzarmi ed ad avere più rispetto per loro. Grazie alle api nel 2011 ho aperto insieme alle mie sorelle un’azienda agricola. La nostra azienda ora oltre alle api coltiva lo zafferano, i lamponi, fagioli e ceci dei Monti Lepini e per ultimo l’anno scorso abbiamo seminato i grani antichi e per la prima volta abbiamo la pasta fatta con il nostro grano. Grazie ad Ami ho scoperto il modo dell’analisi sensoriale dei mieli e in seguito ho fatto anche il corso sull’olio e sono diventata assaggiatrice di olio iscritta all’albo.
Barbara Ricci
Sono nata a Cecina 48 anni fa e vivo con la mia famiglia (mio marito David e i miei figli, Ludovico e Miriam ,15 e 10 anni) ancora a Cecina. Sono diplomata, ho dovuto interrompere gli studi universitari ( medicina veterinaria) a 4 esami dalla fine, per problemi familiari, ma ho idea di finire nei prossimi anni. Pratico apicoltura dal 2013, ho conseguito in seguito al Cra la qualifica di tecnica apistica e quella di assaggiatrice dei mieli. Lavoro come insegnante in una scuola paritaria, ma l’intenzione è quella di divenire apicoltrice professionista. Conduco l’azienda apistica L’ape e l’aria, mio marito David mi dà una mano per spostamenti e lavori in laboratorio, mentre i miei ragazzi a volte in laboratorio… spero la mia azienda resti in mano ad almeno uno di loro.
Sonia Scanferla
Per circa 30 anni mi sono occupata di igiene e prevenzione dentale poi un bel giorno complice qualche problema di salute, mi sono resa conto che il tempo stava passando ed io avevo un sogno da realizzare e cosi nel 2014 mi iscrivo al primo corso di apicoltura organizzato da Aspromiele: si apre per me un mondo meraviglioso, l’universo alveare. Nello stesso anno prendo i primi due nuclei, continuo a fare corsi teorici e pratici e pian piano vengo piacevolmente travolta dalle api, con l’appoggio del mio compagno che mi ha spronata e aiutata a realizzarmi decido di far diventare le api e il loro mondo la ragione di vita. Ci trasferiamo dalla città Torino in Val Noce nel Pinerolese, regola-rizzo l’attività e apro una piccolissima azienda apistica biologica, da allora vivo in un posto meraviglioso e mi occupo a tempo pieno della casa, frutteto, orto, delle mie apine e dei tre cagnoni.. Ho imparato anche se tardi che la vita le opportunità te le offre basta saperle cogliere. La mia dimensione l’ho finalmente trovata e nel 2018 alla giovane età di 50 anni mi sono anche sposata.
Cristina Vanni
Sono nata in provincia di Rimini nel 1975 e sul mare ho vissuto per quasi 30 anni, tra la salsedine e i ritmi della riviera romagnola. Al termine dei miei studi in Sociologia ho conosciuto un simpatico giovane apicoltore, amico di amici, divenuto poi mio marito. Aveva appena avviato la sua azienda agricola, “L’Oro del Daino”, e quell’affacendarsi di giorno e di notte dietro a quelle apette mi ha incuriosito e affascinato. Alle spalle della riviera c’era un mondo da conoscere, fatto di ritmi totalmente diversi. Sono esperta in analisi sensoriale dei mieli dal 2019, e quando sono immersa nei profumi che si sprigionano durante la smielatura, mi capita spesso di riflettere sulla grandiosità delle api, sull’immenso lavoro che riescono a compiere, sulla grande lezione di cooperazione che sanno darci. Cooperazione nell’alveare e con l’ambiente, a beneficio di tutte/i, mi stupisce sempre come sia puntuale la società delle api ad indicare a noi umanità una direzione evolutiva auspicabile.
Marialba Ventricelli
Sono una biologa e sto svolgendo un dottorato di ricerca alla Sapienza Università di Roma in Biologia Ambientale ed Evoluzionistica; in particolare studio i primati da un punto di vista cognitivo-comportamentale. Già da bambina dicevo “voglio studiare le scimmie”. Tuttavia, la passione che mi hanno trasmesso i miei genitori per la coltivazione della terra mi ha portato a trovare nelle api e nell’agricoltura un altro grande interesse e ragion di vita. Parallelamente all’attività del dottorato mi occupo di coadiuvare la gestione dell’apiario e di organizzare l’attività didattica per l’associazione Buono, di cui sono socia fondatrice. Ho iniziato il percorso di analisi sensoriale del miele nel gennaio 2016, con iscrizione all’albo nel 2017, e sono entra-ta a tutti gli effetti nel tunnel del miele!
Jessica Zanni
Mamma e apicoltrice da quasi un decennio… mi sono interessata e appassionata alle api nel 2011 scrivendo un progetto per la Scuola Agraria del Parco di Monza in conclusione della formazione in “Progettualità di percorsi ludico didattici adeguati a diverse fasce d`età” … non avendo competenze in termini apistici ho studiato ciò che serviva per strutturare un progetto a 360° che potesse interessare le scuole e ho iniziato a giocare e sorridere con i bambini divertendomi un mondo a fare la MammaBees con i BambiniBees!
Mi sono avvicinata al percorso di analisi sensoriale per poter dare al miele raccolto una voce e un colore che non sapevo codificare senza una formazione, l‘idea ora sarebbe quella di avvicinarsi all’ultima te-muta tappa per entrare nell’Albo. Nella nostra piccola azienda agricola che si trova a Bergamo e in un piccolo fazzoletto di terra sul lago d`Iseo coltiviamo uliveti e produciamo piccole quantità di olio extravergine di oliva ed erbe officinali.
Ilaria Zappi
Vivo ai Castelli romani, sono nata e cresciuta nella grande e splendida, ma anche caotica città di Roma
La mia formazione scolastica è stata come Perita agraria e successivamente ho studiato biologia interessandomi sopratutto di genetica.
Ricordo le estati trascorse nella grande casa di famiglia con i miei cugini, quando mio nonno apicoltore, ci faceva mettere in fila fuori dalla “stanza del miele” con una fettina di pane da passare sotto il rubinetto della centrifuga per assaporare il miele appena estratto.
A 20 anni ho aperto la mia prima partita iva come apicoltrice. A 28 anni mi sono trasferita a Palestrina traslocando con me anche le api. Non ho mai smesso di studiare, oggi ho un’azienda agricola, ho un allevamento e sono una felice apicoltrice.
La passione per la genetica non mi ha mai abbandonata , sono una curiosa e mi piace studiare e conoscere più cose possibili, in apicoltura sono appassionata dalla selezione dell’ape regina, la produzione di pappa reale e la divulgazione del miele e dei prodotti dell’alveare, esplorando la magia dei sensi.
Il mio obiettivo è la conoscenza e divulgazione dell’affascinante mondo di questo piccola insetta.