Ami ad Apimell 2018
Anche quest’anno Ami è presente ad Apimell allo stand B95 insieme all’Osservatorio Nazionale Miele per valorizzare e promuovere la cultura dei/sui mieli. Scarica il programma con tutte le attività.
Anche quest’anno Ami è presente ad Apimell allo stand B95 insieme all’Osservatorio Nazionale Miele per valorizzare e promuovere la cultura dei/sui mieli. Scarica il programma con tutte le attività.
Anche quest’anno ad Apimell si terrà l’annuale assemblea delle socie e soci Ami, l’appuntamento è per il 3 marzo alle 11.30.
Scarica la lettera di convocazione.
La nostra socia Alessandra Giovannini ha chiesto alla Accademia della Crusca se è corretto l’uso del plurale per la parola miele, che nelle grammatiche adottate nelle scuole è ancora considerata difettiva del plurale. Ed ecco la risposta:
“In effetti, come è avvenuto per molti altri prodotti identificati da nomi di massa, cosiddetti non numerabili (il latte, il vino, l’acqua, ecc.) anche il miele si differenzia, nella produzione e sul mercato, in moltissime diverse tipologie. Tali cambiamenti hanno avuto riflessi anche nella lingua, per cui i produttori, e poi di conseguenza i pubblicitari e i consumatori, hanno cominciato a utilizzare la forma plurale di questi nomi, proprio per rendere conto delle specifiche qualità e caratteristiche dei diversi tipi dello stesso prodotto di base. I dizionari (Treccani on line, Garzanti, Sabatini Coletti e De Mauro on line) registrano miele come sostantivo maschile e specificano che è invariabile solo con funzione aggettivale (“un cappotto color miele”), quindi, nella lessicografia recente, sembra essere ormai accolta questa trasformazione e non c’è nessuna prescrizione che limiti l’uso della forma plurale mieli”.
Anche il lessico può così restituire la diversità e ricchezza dei nostri mieli.