Anche la settima edizione si è tenuta a Milano. Nella seconda giornata un intero pomeriggio è stato dedicato alle Identità di Miele. Ad aprire i lavori, Andrea Paternoster di Mieli Thun e Vittorio Castellani. rn
rnDopo una breve presentazione sull’importanza delle api nell’ecosistema e su una rinascita d’interesse per i prodotti dell’alveare, sono stati chiamati i cuochi che hanno scelto diverse varietà di miele come base e fonte di ispirazione per le loro creazioni. Eugenio Pol ha spiegato in che modo è possibile fare il pane con lieviti a base di pollini che aiutano la fermentazione. L’abbinamento del suo pane al polline di salice con l’insalata di barbabietola, arancia siciliana, formaggio di capra e vinagrette al miele preparata da Luciano Alberti di Borgosesia è stato una scoperta per molti. Claudio Pregl, giovane trentino, ha mostrato come realizzare facilmente l’emulsione ottenuta miscelando olio di oliva e miele, una sorta di maionese con cui si può condire insalate, carpacci di carne o pesce, dolci. Joško Sirk, il re incontrastato dell’aceto di vino di uva, ha presentato il suo sorbetto all’aceto e miele.
Il tocco di Alessandro Gavagna de La Subida di Cormons ci ha permesso di gustare cervo marinato nel timo e nella maggiorana, condito con la paprika e con il miele-aceto. Dalla Val di Noto è invece arrivato il siciliano Corrado Assenza che distingue due tradizioni pasticcere: una fondata sul miele, una sullo zucchero. Corrado ha proposto diversi accostamenti con formaggi e creme. Teo Musso, piemontese fondatore del birrificio Baladin, ha raccontato cosa succede nell’incontro fra birra e miele.
(dalla nostra inviata Barbara Romagnoli, foto Andrea Capocasale)